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Channel: Edizioni Accademia “Vivarium novum”
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Lectio scriptorum classicorum

In questa sezione è possibile scaricare gratuitamente la lettura integrale o antologica di molte opere classiche della letteratura latina. Tale collezione sarà gradualmente arricchita e aspira a contenere tutti i principali classici. La voce recitante è del professor Félix Sanchez Vallejo, S.J., dell’università gregoriana, recentemente scomparso, alla cui memoria dedichiamo quest’opera.




«Humanitas» in pillole

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Immagine e interviste del convegno internazionale di Napoli sull'attualità dell’umanesimo (15-22 luglio 2007).

Per scaricare i video, premere qui col tasto destro e scegliere «Salva destinazione con nome». L’archivio va scompattato con un programma come 7-zip.


La via degli umanisti

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Il metodo induttivo-contestuale in azione

Riprese sul campo di lezioni tenute col metodo Ørberg da docenti italiani e stranieri a ragazzi del biennio, con proposte assai varie di esercizi attivi che possono esser messe in atto in classe per una maggiore efficacia didattica.

Ma cosa fanno in classe i professori che usano Lingua Latīna per sē illūstrāta? È quanto abbiamo tentato di mostrare con questo documentario, in cui si vedono vari insegnanti, italiani e stranieri, giovani e meno giovani, interrogare e verificare le competenze quotidianamente acquisite dai ragazzi durante un anno e mezzo di corso. I venti capitoli più significativi di Familia Rōmāna, privi della spiegazione che ogni professore calibra a suo modo, sono vivacizzati da un’infinita gamma d’attività (sistematicamente illustrate nella guida cartacea) a cui i ragazzi prendono capitolo con allegria, risultando i veri protagonisti della lezione. Esercizi di completamento morfosintattico e lessicale, di trasformazione, di risposta multipla, di caccia all’errore, di descrizione d’immagini, di drammatizzazione e tanti altri, ripresi sia dai metodi proposti dalle più recenti acquisizioni della glottodidattica sia da quelli in uso nelle scuole degli umanisti, conducono con piacere e rapidità gli allievi alla lettura dei classici. Vedere per credere!

Per scaricare i video, premere qui col tasto destro e scegliere «Salva destinazione con nome». L’archivio va scompattato con un programma come 7-zip.


Classici latini in edizione monolingue

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Aggiornamenti
03/09/11: ripristinati i collegamenti interrotti.


Le due serie di volumi che in quest’articolo si presentano possono essere utilissime agl’insegnanti che vogliano trovar materiale per preparare lezioni in latino su autori della letteratura latina.

Dyer.jpgSi tratta prima di tutto della collezione in 143 volumi realizzata in usum serenissimi delphini da un manipolo di studiosi, perlopiù gesuiti, sotto la direzione di Pietro Daniele Huet (Petrus Daniel Huetius, Pierre-Daniel Huet, 1630-1721), per l’educazione letteraria del delfino di Francia, il figlio del re Luigi XIV. È perlopiù ingenerosa la fama che questi testi hanno ancora persino tra persone d’alta cultura: d’essere cioè «epurati», «addomesticati», «falsati». Alcuni dei commenti, come quello del Ruèo (Carolus Ruaeus, Charles De La Rue) a Virgilio, o quello del Desprez (Ludovicus Desprez, Louis Desprez) a Orazio sono decisamente assi pregevoli e ricchissimi. Oltre al commento puntuale che illustra le opere d’ogni autore, tutti i poeti, e i prosatori più difficili (come Tacito e Apuleio) son corredati d’una parafrasi in facile prosa latina. Alcuni passi considerati più scabrosi presentano, in tale parafrasi, degli asterischi o dei puntini sospensivi, ma in genere non sono espunti nel testo. Il Valpy (Abraham John Valpy, 1787-1854) migliorò la collezione ripubblicandola in 141 volumi a partire dal 1818 sotto l’ègida del Principe Reggente d’Inghilterra (perciò l’edizione Valpy viene anche detta Regent’s edition), affidandone la curatela a George Dyer, che aggiornò i testi in più punti, e aggiunse un apparato critico (variae lectiones) e note filologiche, oltre alla Litteraria Notitia delle edizioni Bipontinae. Di ogni autore della serie sono illustrate in ottimo latino la vita e le opere, con la frequente aggiunta di giudizi critici e di testimonianze antiche. Utilissimi sono anche gl’indici.

Lemaire.jpgIn secondo luogo presentiamo qui i 142 volumi della collezione della Bibliotheca classica Latina sive collectio auctorum classicorum Latinorum curata da Nicola Eligio Lemaire (Nicolaus Eligius Lemaire, Nicolas Éloi Lemaire, 1767-1832), uno dei più brillanti conoscitori della lingua e della letteratura latina nella Francia a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento. Nel 1810 Murat lo voleva a Napoli per sovrintendere alla riforma degli studi; ma Napoleone non permise che la Francia perdesse un così illustre rappresentante della sua cultura, e gli aumentò notevolmente lo stipendio annuale perché continuasse a ornare la patria con la sua presenza e il suo insegnamento. Luigi XVIII gli affidò l’arduo cómpito di lavorare alla creazione d’una grande e completa collezione di classici latini. L’impresa fu immensa, ma ottenne uno straordinario successo, e i volumi della collezione furono diffusi ben oltre i confini della Francia, e furono utilizzati in tutt’i Paesi d’Europa, giungendo persino in Russia e in America. Il Manzoni possedeva una copia dell’intera serie nella sua biblioteca, e ne faceva abbondante uso. I testi dei singoli autori, con copiose prefazioni in latino su vita, opere, pensiero, critica, sono accompagnati da note tratte dai migliori commentari latini umanistici e di studiosi contemporanei del Lemaire. Il figlio del fratello del Lemaire, Pierre-Auguste, pubblicò, in un Complementum, anche il De rerum natura di Lucrezio, che era stato assurdamente escluso dalla serie originaria per volere del re di Francia, e contro il parere dello stesso N.-É. Lemaire.

Riportiamo, inoltre, alcune edizioni monolingui di singole opere —scaricabili se risalenti ai secoli scorsi; come sola indicazione bibliografica se più recenti e ancora in commercio— preparate a uso delle scuole.


Istruzioni per lo scaricamento.


Appulejusapuleio.png

Aurelius Victor, Sextus

Ausonius, Decimus MagnusAusonio.jpg

Boethius, Anicius Manlius Severinus

Caesar, Gajus Juliuscesare.jpg

Catullus, Gajus Valeriuscatullo.jpg

Cicero, Marcus TulliusCicerone.jpg

Claudianus, Claudius

Curtius Rufus, Quintus

Dictys CretensisGiandomenico Tiepolo - La processione del cavallo di Troia.jpg
Dares Phrygius
Josephus Iscanus

Eutropius, Flavius

Florus, Lucius Annaeus

Gellius, AulusNotti attiche.jpg

Horatius Flaccus, QuintusOrazio.jpg

Justinus, Marcus Junianus

Juvenalis, Decimus Junius

Livius, TitusLivio.jpg

Lucanus, Marcus AnnaeusLucano.jpg

Lucretius Carus, TitusLucrezio.png

Manilius, Marcus

Martialis, Marcus ValeriusMarziale.jpg

Nepos, Cornelius

Ovidius Naso, PubliusOvidio.jpg

Panegyrici veteres

Persius Flaccus, Aulus

Phaedrus

Plautus, Titus Macciusplauto mugnaio.jpg

Plinius Caecilius Secundus, Gajus [Plinius minor]Plinio il giovane.jpg

Plinius Secundus, Gajus [Plinius major]Plinio il vecchio.jpg

Poetae Latini minores

Pompejus Festus, Sextus
Verrius Flaccus, Marcus

Propertius, Sextus AureliusAuguste Jean Baptiste Vinchon - Properzio e Cinzia a Tivoli.jpg

Prudentius Clemens, Aurelius

Quintilianus, Marcus FabiusIstituzioni oratorie.jpg

Sallustius Crispus, GajusSallustio.jpg

Seneca, Lucius AnnaeusPseudo-Seneca.jpg

Silius Italicus, Gajus

Statius, Publius Papinius

Suetonius Tranquillus, Gajus

Tacitus, Gajus CorneliusTacito.jpg

Terentius Afer, PubliusTerenzio.gif

Tibullus, AlbiusTibullo.jpg

Valerius Flaccus, Gajus

Valerius Maximus

Vellejus Paterculus, Gajus

Vergilius Maro, PubliusVirgilio tra Clio e Melpomene.jpg


Appendices [conspectus omnium voluminum continentes]


Collegamenti:
The Latin Library: Caroli Ruaei Argumentum Aeneidos cum XII librorum argumentis.
John P. Piazza, Ad usum delphini editions of Latin authors.


Erasmi «Novum Instrumentum omne»

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Erasmo.jpgUtile è proporre ai ragazzi testi corretti dal punto di vista morfologico e sintattico, ma poco latini per lo stile (non solo testi artificiali, ma, per esempio, testi medievali meno stilisticamente accurati, o tradotti da altre lingue), e proporre alternative che Latinum sermonem magis sapiant. Per quanto riguarda i Vangeli, per esempio, utile può essere raffrontare la Vulgata con la traduzione del Nuovo Testamento fatta da Erasmo.

Desiderii Erasmi Roterodami operum sextus tomus: Novum Testamentum complectens jam quintum ac postremum accuratissima cura recognitum ab auctore, cum annotationibus ejusdem ita locupletatis ut prope modum novum opus videri possit, Iohannes Frobenius, Basileae, MDXLI.

[Collegamenti alle numerose versioni elettroniche della Vulgata possono trovarsi in calce all’articolo di Wikipedìa a essa dedicato. Qui l’edizione Didot.].


Istruzioni per lo scaricamento.


Versioni latine di classici greci (con originale a fronte) – Serie fratelli Didot

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Didot.jpgProporre versioni latine affianco ai testi greci non solo consente all’insegnante di fare rilievi relativi alla comparazione delle sintassi delle due lingue, ma si presta anche, come scrive bene E. Renna, «all’enucleazione d’un lessico, d’una fraseologia greco-latina e, magari, reciprocamente latino-greca (come nello Schrevelius), traguardi ineludibili per chi intende possedere ad un certo livello le lingue antiche» (E. Renna, Graecia capta. Sintassi comparata greco-latina con numerosi exemplaria greco-latini e latino-greci, Fratelli Ferraro, Napoli 1995, p. 14).

La consuetudine di affiancare ad alcuni testi greci una versione latina, com’era fin poco tempo fa buona consuetudine di alcune sezioni dei testi di versione in uso nelle scuole, aveva trovato anche un sostegno legislativo nei programmi e nelle disposizioni emanati negli anni ’20 del secolo scorso, che appunto prescrivevano di leggere alcune opere greche «in un testo avente a fianco la versione latina». La cosa, che oggi sembra addirittura, e assurdamente, presentare ai ragazzi un’ulteriore difficoltà invece che un aiuto, destò all’epoca non pochi sdegnati commenti: si veda per questo quel che scrisse il Pasquali nel 1930: «Ora la riforma Gentile, ch’è nemica di ogni ipocrisia, ha legittimato il traduttore, ma ha cercato di moralizzarlo: nell’esame di maturità si esige che il giovane si orienti in un testo greco poetico non facile, dopo aver scorso rapidamente una versione latina stampata a fronte. Di tali scelte ne sono negli ultimi anni uscite parecchie, persino buone […] ma l’assurdo dell’istituzione rimane, anche se è cancellato il marchio della disonestà: in un esame di lingue moderne, diciamo (perché capire il francese è troppo facile) del tedesco, non ci si contenterebbe che il candidato traducesse sì a prima vista, ma non senza aver dato prima una rapida occhiata a una versione già bell’e fatta, dunque, propriamente a seconda vista. E che la versione debba qui essere non in italiano ma in latino, dà maggiore spicco alla differenza: il latino, uno alla fine delle scuole medie si suppone che l’abbia imparato; il greco, non può averlo imparato: questa è la verità ufficiale» (G. Pasquali, Paradossi didattici, ora in: Pagine stravaganti, Sansoni, Firenze 1968, vol. I, p. 159).


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Aeliani De natura animalium, Varia historia, epistulae et fragmenta, Porphyrii philosophi De abstinentia et De antro nympharum, Philonis Byzantii De septem orbis spectaculis

Aeschyli et Sophoclis tragoediae et fragmenta, Graece et Latine cum indicibus

Appiani Alexandrini Romanarum historiarum quae supersunt, Graece et Latine cum indicibus

Aristophanis comoediae et deperditarum fragmenta; accedunt Menandri et Philemonis fragmenta, auctiora et emendatiora; Graece et Latine cum indicibus

Aristotelis opera omnia, Graece et Latine cum indice nominum et rerum absolutissimo:

  1. Volumen primum, continens Organon, Rhetoricen, Poeticen, Politica.
  2. Volumen secundum, continens Ethica, Naturalem auscultationem, De caelo, De generatione et Metaphysica.
  3. Volumen tertium, continens libros De animalibus, De partibus animalium, De generatione animalium, De anima, De sensu et sensili, De memoria et reminiscentia, De somno et vigilia, De insomniis, De divinatione per somnum, De animalium motione, De longitudine et brevitate vitae, De juventute et senectute, De vita et morte, De respiratione, Meteorologicorum libros quattuor, De mundo ad Alexandrum, De coloribus, De audibilibus, De spiritu, De Xenophane (Melisso), De Gorgia.
  4. Volumen quartum, continens Physiognomica, De plantis, Ventorum situs et appellationes, De insecabilibus lineis, Mechanica, De mirabilibus auscultationibus, Problematum sectiones XLI.
  5. Index

Arriani Anabasis et Indica, reliqua Arriani et scriptorum de rebus Alexandri Magni fragmenta; Pseudo-Callisthenis Historiam fabulosam; Itinerarium Alexandri et indices

Demosthenis opera Graece et Latine cum indicibus

Diodori Siculi Bibliothecae historicae quae supersunt, Graece et Latine cum rerum indice locupletissimo:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum

Diogenis Laertii De clarorum philosophorum vitis, dogmatibus et apophthegmatibus libri decem; Olympiodorii, Ammonii, Jamblichi, Porphyrii et aliorum vitae Platonis, Aristotelis, Pythagorae, Plotini et Isidori, et Marini Vita Procli; Graece et Latine cum indicibus

Dionysii Halicarnassensis Romanarum antiquitatum quae supersunt, Graece et Latine; accedunt indices scriptorum nominumque
[Per scaricare, premere, in alto a destra, su PDF Download, e poi, a metà pagina, sul bottone rosso PDF (con affianco scritto “Band [10], 764 Seiten, ca. 129,07 MB”)].

Epigrammatum anthologia Palatina; Graece et Latine:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum
  3. Volumen tertium

Epistolographi Graeci

Erotici scriptores: Parthenius, Achilles Tatius, Longus, Xenophon Ephesius, Heliodorus, Chariton Aphrodisiensis, Antonius Diogenes, Jamblichus, Eumathius, Apollonii Tyrii historia, Nicetas Eugenianus; Graece et Latine cum indice historico

Euripidis fabulae

Flavii Josephi opera, Graece et Latine; accedunt indices nominum et rerum locupletissimi:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum: accedunt eclogae Photianae quae pertinent ad historiam Judaeorum; subjecti sunt indices plenissimi et fragmenta nova Polybii, Dionysii, Dexippi, Eusebii

Fragmenta Euripidis et perditorum tragicorum omnium; accedunt indices locupletissimi, Christus patiens, Ezechieli et Christianorum poetarum reliquiae dramaticae

Fragmenta historicorum Graecorum:

  1. Volumen primum; accedit Apollodori Bibliotheca cum fragmentis
  2. Volumen secundum; accedunt fragmenta Diodori Siculi, Polybii et Dionysii Halicarnassensis
  3. Volumen tertium
  4. Volumen quartum; accedunt addenda et indices locupletissimi auctorum, titulorum, rerum nominumque

Fragmenta philosophorum Graecorum; accedunt annotationes, prolegomena et indices:

  1. Volumen primum: poeseos philosophicae ceterorumque ante Socratem philosophorum quae supersunt
  2. Volumen secundum, Pythagoreos, sophistas, cynicos et Chalcidii in priorem Timaei Platonici partem commentarios continens
  3. Volumen tertium [?]

Geographi Graeci minores, cum prolegomenis, annotatione et indicibus:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum
  3. Tabulae [pars prima?]

Herodoti Historiarum libri IX; Ctesiae Cnidii et chronographorum, Castoris, Eratosthenis, etc. fragmenta, dissertatione et notis illustrata; Graece et Latine cum indicibus

Hesiodi carmina, Apollonii Argonautica, Musaei carmen De Herone et Leandro, Coluthi Raptus Helenae, Quinti Posthomerica, Tryphiodori Excidium Ilii, Tzetzae Antehomerica, etc., Graece et Latine cum indicibus nominum et rerum; Asii, Pisandri, Panyasidis, Choerili, Antimachi fragmenta cum commentariis

Homeri carmina et cycli epici reliquiae, Graece et Latine cum indice nominum et rerum

Luciani Samosatensis opera, Graece et Latine cum indicibus

Novum Testamentum Graece et Latine

Oratores Attici: Antiphon, Andocides, Lysias, Isocrates, Isaeus, Lycurgus, Aeschines, Hyperides, Dinarchus, Demades; declamationes Gorgiae, Lesbonactis, Herodis, Alcidamantis; fragmenta oratorum Atticorum; Graece cum translatione reficta; accedunt scholia in orationes Isocratis, Aeschinis, Demosthenis, Ulpiani commentarii in Demosthenem, et index nominum et rerum absolutissimus:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum

Pausaniae Descriptio Graeciae, Graece et Latine cum indice locupletissimo

Philostratorum et Callistrati opera, Eunapii Vitae sophistarum, Himerii Sophistae Declamationes

Platonis opera, Graece et Latine cum scholiis et indicibus:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum
  3. Volumen tertium

Plotini Enneades cum Marsilii Ficini interpretatione castigata; accedunt Porphyrii et Procli Institutiones et Prisciani philosophi Solutiones

Plutarchi fragmenta et spuria, cum novo indice nominum et rerum in omnia opera Plutarchi

Plutarchi scripta moralia, Graece et Latine:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum

Plutarchi Vitae, Graece et Latine:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum

Poetae bucolici et didactici: Theocritus, Bio, Moschus, Nicander, Oppianus, Marcelli Sidetae De piscibus, anonymi De herbis, Philae jambi De proprietate animalium; Graece et Latine cum scholiis et indice locupletissimo

Poetarum comicorum Graecorum fragmenta; accedit index nominum et rerum

Polybii Historiarum reliquiae, Graece et Latine cum indicibus

Sancti Joannis Chrysostomi opera selecta, Graece et Latine:

  1. Volumen primum
  2. Volumen secundum [?]

Scholia Graeca in Aristophanem, cum prolegomenis grammaticorum; accedit index nominum et rerum ex Aristophane et scholiis, indices scriptorum et verborum in scholiis expositorum

Scholia in Theocritum; scholia et paraphrases in Nicandrum et Oppianum

Strabonis Geographica, Graece cum versione reficta; accedunt indices rerum nominumque locupletissimi et tabulae aeri incisae quindecim:

  1. Pars prior
  2. Pars altera

Theophrasti Eresii opera, quae supersunt, omnia, Graece et Latine cum indicibus rerum et verborum absolutissimis

Thucydidis Historia belli Peloponnesiaci cum nova translatione Latina; accedunt Marcellini vita, scholia Graeca et indices nominum et rerum

Vetus Testamentum Graecum juxta Septuaginta Interpretes, cum Latina translatione:

  1. Tomus primus
  2. Tomus secundus

Xenophontis scripta quae supersunt, Graece et Latine cum indicibus nominum et rerum locupletissimis

Altri volumi mancanti: Ateneo, Tolomeo (2).


Storia della letteratura

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Aggiornamenti
02/06/12: aggiunto Groddeck.
31/08/11: sostituita la prima edizione di De Rosa colla seconda (la cui scansione è di miglior qualità e minor peso); ripristinati i collegamenti interrotti.


Lapis niger.jpg

L’insegnante può ritenere utile per sé ―e, quando giungerà nella sua pratica didattica alla lettura degli autori classici, per le spiegazioni ai propri alunni― conoscere alcune storie della letteratura scritte in latino. Si tenga presente che abbondantissime e notevoli introduzioni ai singoli autori (utilizzabili specialmente per quel che riguarda l’illustrazione di vita e opere) si possono anche leggere sia nella serie Scriptores Latini in usum serenissimi delphini sia nella collezione Bibliotheca Classica Latina.


Istruzioni per lo scaricamento.


*«Un’opera antiquata fin da quando vide la luce, scarsa di dottrina e di gusto, ricca solo di presunzione» (G. Pasquali, Pagine stravaganti, Sansoni, Firenze 1968, vol. I, p. 173-174). Naturalmente il Pasquali si riferisce al contenuto, scarno e povero, non certo alla forma latina.


Collegamenti
Antonio González Amador, De historia litterarum Latinarum.
Jan Odstrčilík, Historiae litterarum Latinarum.
Wilfried Stroh, De historia litterarum Latinarum [registrazioni con sintesi].


Storia e teoria della didattica

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Aggiornamenti
14/09/11: aggiunto Kelly.
07/09/11: aggiunte le scansioni di A Greek lesson e The direct method applied to Latin.
04/09/11: aggiunta la scansione di The practice of instruction.
01/09/11: aggiunte le scansioni di Latin on the direct method e The teaching of Latin at the Perse school, Cambridge, e un collegamento a Hale su Perseus; ripristinati i collegamenti interrotti.


Rouse.jpg

Per quanto ci si sia sforzati d’includere in Nova via Latine doceo una sintesi delle più importanti caratteristiche del metodo induttivo, non sarà inutile all’insegnante che ne voglia approfondire alcuni aspetti riferirsi a scritti teorico-pratici che diano ulteriori suggerimenti. Consigliamo per questo prima di tutto le opere del Rouse, del Jones e dell’Andrew, che riferiscono quel ch’essi facevano nella Perse school di Cambridge; utilissimo è anche il volume del Distler, ricco di proposte d’esercizi e impostazioni didattiche. Potrà giovare anche legger qualche pagina di storia dell’insegnamento delle lingue classiche, con particolare riferimento alla pratica degli umanisti: per questo il volume del Corcoran, quello del Kelly e quello del Breva-Claramonte (per la didattica del Vives) son chiari e precisi.


Istruzioni per lo scaricamento.




Libri scolastici

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Aggiornamenti
03–05/06/12
: aggiunti Chambers, Dale, Edwards Paoli e Strangeways.
14–15/09/11: aggiunti Blackie e Reed.
07–08/09/11: aggiunti Bails, Colson, Beresford, Fay, Hardy, Jones, Keene, Marmorale, Pacitti, Smith, Rouse.
02–04/09/11: aggiunte le scansioni d’Arena palaestrarum, Initium, Pons tironum, Principia, e Pseudolus noster, Tirocinium Caesarianum e collegamenti ai libri di Maxey e Nutting, alle due antologie di Piazza e a The fables of Orbilius. Part I; migliorata la scansione di A first Greek course; ripristinati i collegamenti interrotti.


Gl’immediati antenati del metodo dell’Ørberg sono i libri che furon prodotti dalla scuola del Rouse (per la quale si veda pagina 13 di Nova via Latine doceo), alcuni dei quali possono esser reperiti facilmente in formato digitale sulla rete. Ma anche altre opere possono essere utili all’insegnante che utilizza il metodo induttivo: le Fabulae faciles del Ritchie, ad esempio, posson costituire un materiale ulteriore di grande utilità da proporre, cogli opportuni accorgimenti, ai nostri alunni.


Istruzioni per lo scaricamento.


Latino

Greco


Dizionari

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Aggiornamenti
07/09/11
: aggiunti lo Schrevel, il Δημητράκου e il Κωνσταντίνου; cambiato il titolo.


Istruzioni per lo scaricamento.


Monolingui

  • Favorino, V.: Λεξικὸν τὸ μέγα καὶ πάνυ ὠφέλιμον Βαρίνου Φαβωρίνου Κάμηρτος, τοῦ τῆς Νουκερίας ἐπισκόπου. Ἐκ πολλῶν καὶ διαφόρων βιβλίων συλλεχθὲν ἅπάσης τῆς Ἑλληνικῆς φωνῆς ὑπόμνημα. Ἐνετίησιν, ͵αωαʹ [1801]. [Premere su Download document, in fondo alla pagina].
  • Lexicon totius Latinitatis.jpgForcellini, E.: Lexicon totius Latinitatis, ab Aegidio Forcellini, seminarii Patavini alumno, lucubratum, deinde a Josepho Furlanetto, ejusdem seminarii alumno, emendatum et auctum, nunc vero curantibus Francisco Corradini et Josepho Perin, seminarii Patavini item alumnis, emendatius et auctius, melioremque in formam redactum. Secunda impressio anastatice confecta quartae editionis aa. 1864–1926 Patavii typis mandatae cum appendicibus quibus aucta est prima anastatica impressio a. 1940 edita.
  • Δημητράκου, Δ.: Μέγα λεξικὸν τῆς Ἑλληνικῆς γλώσσης. Δημοτική, Καθαρεύουσα, Μεσαιωνική, Μεταγενεστέρα, Ἀρχαία. Ἐκδόσεις ΔΟΜΗ, Ἀθήναι 19542. [In nove volumi, ancοra in commercio. La prima edizione, in quindici volumi, è scaricabile da questo sito; è necessario disporre d’un programma che riconosca il formato djvu (come WinDjView) per aprirne i documenti].

Plurilingui

  • Schrevel, B. (Schrevelius): Lexicon manuale Graeco-Latinum et Latino-Graecum, studio atque opera Josephi Hill, Joannis Entick, Gulielmi Bowyer, nec non Jacobi Smith, S. T. P., adactum. Insuper quoque, ad calcem adjectae sunt sententiae Graeco-Latinae, quibus omnia Graecae linguae primitiva comprehenduntur; item tractatus duo, alter de resolutione verborum, de articulis alter, uterque perutilis et aeque desideratus. Hanc editionem XXII curavit et auctiorem fecit Petrus Steele, A. M. Editio haec Americana, cum nitida illa (XXII) Edinensi nuperrima, accurate comparata et emendata. Collins and Hannay, New York 1832.
  • Κωνσταντίνου, Γ.: Λεξικὸν τετράγλωσσον. Dictionarium quattuor linguarum: Graecae scilicet litteralis, Graecae vulgaris, Latinae, atque Italicae; primum concinnatum et in lucem editum, studio et opera Georgii Constantini Joanninensis, nunc autem additione novem milium septingentorum octoginta quinque vocabulorum et numero aequalium, vel plurium, exemplorum, ex antiquioribus et recentioribus scriptoribus, locupletatum etiam cum variis historicis ac fabulosis notitiis ad clariorem intellegentiam significationis vocabulorum, multo sudore et labore collectorum. Tomus primus, continens locupletissimum dictionarium linguae Graecae litteralis, ita quidem digestum ut omnes ejus dictiones in Graeca vulgari, Latina, atque Italica lingua exponantur, cum technologia octo partium orationis et constructione verborum: opus inter omnia hucusque in lucem edita dictionaria praestantissimum. Typis Panni Theodosii Joanninensis, Venetiis, MDCCCI. [Premere su Download document, in fondo alla pagina].

Altri approcci al lessico greco

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Aggiornamenti
31/08/11: aggiunti i riferimenti di Cammelli (con scansione) e Fontoynont; ripristinati i collegamenti interrotti.


Istruzioni per lo scaricamento.



Fabulae scaenicae

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Aggiornamenti
01/09/11: aggiunti Arnold, Newman, Paxson, Schlicher, le scenette del Cambridge Latin course e la scansione di Ludi Persici.


Maschere teatrali (mosaico).png

Proporre ai ragazzi scenette, drammatizzazioni, brevi azioni drammatiche e teatrali dà grandissima forza alla nostra azione didattica, coinvolgendo gli alunni in una forma attiva d’apprendimento che costituì uno dei cardini dell’ars docendi già nel Rinascimento e nella ratio studiorum dei gesuiti. Le proposte della scuola del Rouse (Ludi Persici e Decem fabulae pueris puellisque agendae) sono assai utili, perché hanno sempre un particolare occhio alle strutture e forme da imparare. Naturalmente, a questo scopo possono essere anche utilizzati gli stessi capitoli del corso o i Colloquia personarum. Gli altri libretti, pur da tenere in considerazione, son però meno adatti allo scopo che ci prefiggiamo.


Istruzioni per lo scaricamento.



Collegamenti
Cambridge Latin course, Plays.


Colloquia scholastica

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Aggiornamenti
02/06/12: aggiunto Curotto.
13–16/09/11: diviso l’articolo in due sezioni (latina e greca); aggiunti i collegamenti a Blackie e Gretser; aggiunte le scansioni di Balboni, Fabbri, Freyer, Joannides, Lange, Levi, Meregazzi, Noël, Paperini, Pasquetti, Pizzi, Schwieder e Tempini; cambiati i collegamenti di Duncan e Heyden.
03/09/11: ripristinati i collegamenti interrotti.


Vives.jpgPer l’insegnante che utilizza il metodo induttivo, può essere utile possedere e leggere una serie di colloquia scholastica, che l’aiuteranno a migliorare la propria pratica attiva della lingua latina. I migliori opuscoli di questo genere sono, naturalmente, quelli degli umanisti: in particolare i Colloquia d’Erasmo, per la loro vivacità, freschezza, purezza linguistica; quelli del Corderio sono semplici scenette di vita scolastica utili per locuzioni e fraseologia (sono stati ripresi ad litteram dallo Schwieder, che vi ha aggiunto un’utile rubrica fraseologica); quelli del Vives presentano un eccessivo numero di parole rare e longe petitae; quelli del Pontano sono assai eleganti nella lingua e ci danno un’idea degli esercizi che i gesuiti facevano fare ai loro allievi. Gli altri sono di livello inferiore, e talora saccheggiano i grandi, senza confessarlo (si vedano, per esempio, i Dialogi di Antonio van Torre).

Oltre ai Colloquia o ai Latinucci, come quelli del Poliziano1, gli umanisti erano soliti comporre intere operette introduttive ai singoli autori. Per esempio, i Colloquia Plautina del Rosseo; esplicito scopo d’introdurre a Orazio o a Plauto manifestano, per citare un altro esempio, i Dialogi d’Adriano Barlando.

Altri si son provati, in epoca moderna, a proporre dialoghetti, spunti di conversazione, colloqui in latino; negli anni ’30 del secolo appena trascorso anche l’Italia fu inondata da questi volumetti, in coincidenza con una disposizione ministeriale che prevedeva l’uso di conversazioni latine a scuola2. Ma questi libriccini, benché stimolino la curiosità d’ogni amante della lingua latina, non sono i più adatti per noi, perché troppo spesso i loro autori son preoccupati di proporre neologismi e uso moderno della parlata antica: e questo non è il cómpito della scuola. Fanno eccezione i dialoghi e le scenette composte da Guido Pasquetti, troppo duramente criticati, all’epoca, dal Gandiglio3.

Molti dei Colloquia umanistici possono esser letti in rete grazie al progetto Colloquia scholastica del consorzio Stoa.

Naturalmente i Colloquia erano libri scolastici, e, specialmente in epoche che non conoscevano diritti d’autore, le edizioni furono spesso innumerevoli: questo vale soprattutto per le opere di maggiore divulgazione, come quelle d’Erasmo, del Vives o del Corderio. Qui ne segnaliamo alcune solo exempli causa, per mostrare la vitalità e la longevità di queste operette4.


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Latino

Greco


Note

Poliziano.jpg1. «Non so se voi conoscete i latinucci del Poliziano. Il Poliziano, per il suo scolaretto Piero de’ Medici a cui era stato assegnato come maestro di latino, faceva i cosiddetti latinucci. Erano notizie sui fatti del giorno: è arrivato l’ambasciatore del Gran Turco; il re di Francia ha mandato a dire al re di Spagna questo e questo. Si capisce, si trattava dell’educazione d’un principe. Ma c’erano anche cose di questo genere: ‹Io so che tu hai passione per il tuo pony, per il tuo ginnetto, ma bada che ti fa male; l’altro giorno sono andato al mercato di Poggibonsi e ho visto un cavalluccio che era una meraviglia (e glielo descrive apposta per fargli venire l’acquolina in bocca), però m’ha detto tuo padre che non ti vuol dare i soldi per comprarlo, perché teme che tu cada›. Insomma cose di questo genere, che il Poliziano preparava a tempo: dopo, il ragazzino doveva naturalmente leggerle, tradurle, ecc. Vedete che il Poliziano, che di latino e greco ne sapeva qualcosa, non adoperava le regole grammaticali; non c’è il minimo accenno in questi latinucci a una regola grammaticale; qualche volta ne avrà parlato; se il ragazzo avrà detto, per esempio, iteris invece di itineris, gli avrà dato uno scappellotto dicendo ‹no, itineris!›» (G. B. Pighi, Grammatica e lingua, in «Ricerche didattiche (Rivista del Movimento circoli della didattica)», anno III, № 4-5, luglio-ottobre 1953, pagina 106). I Latini dettati dal Poliziano a Piero de’ Medici nel 1481 possono esser letti in: Prose volgari inedite e poesie latine e greche edite e inedite di Angelo Ambrogini Poliziano, raccolte e illustrate da Isidoro Del Lungo, G. Barbèra, Firenze 1867, pagine 17–41.

2. Regio decreto del 7 maggio 1936: «Nello studio del latino gli alunni debbono essere educati fin dalle prime classi all’uso diretto della lingua sia come espressione orale sia come espressione scritta. La versione dall’italiano è quindi una delle forme di esercitazione, ma non la sola. Anche dai primi passi, con opportuni spunti di conversazione, con risposte a domande su letture fatte, con piccoli riassunti, con brevi composizioni, gli alunni debbono essere indirizzati per mezzo di esercizi e anche dell’espressione diretta in latino a raggiungere la padronanza della lingua indispensabile alla piena conoscenza dei classici».

3. La polemica tra il Gandiglio e il Pasquetti fu serrata, e non riguardò solo Roma antica da vicino; il primo scrisse un fascicoletto, Roma… al cinematografo, o latino per i metallurgici (Zanichelli, Bologna 1922) e Deverticula flexionesque del prof. G. Pasquetti (Zanichelli, Bologna 1922); il secondo ribatté con Quello che non è… Roma, ossia Dalla grammatica alla suburra – (risposta al prof. Adolfo Gandiglio) (Sandron, Milano 1922).

4. Chi volesse vedere un elenco di tutte le edizioni della maggior parte dei Colloquia fino all’Ottocento, potrebbe consultare: A. Bömer, Die lateinischen Schülergespräche der Humanisten [...], P. Schippers, Βerlin 1897-99.

5. Cfr. F. Bierlaire, Erasme et ses colloques: le livre d’une vie, Libraire Droz, Genève 1977.

6. È interessante per vedere come anche il Goethe imparò il latino per mezzo di colloqui e sistemi attivi (anzi, a sentir lui, «senza metodo», ossia in maniera del tutto naturale): cfr. W. Goethe, Dichtung und Wahrheit, parte I, libro I: «Die Grammatik missfiel mir, weil ich sie nur als ein willkürliches Gesetz ansah; die Regeln schienen mir lächerlich, weil sie durch so viele Ausnahmen aufgehoben wurden, die ich alle wieder besonders lernen sollte. Und wäre nicht der gereimte angehende Lateiner gewesen, so hätte es schlimm mit mir ausgesehen; doch diesen trommelte und sang ich mir gern vor.» [La grammatica non mi piaceva, perché la consideravo solo una legge arbitraria, le regole mi sembravano ridicole, perché venivano scalzate da tante eccezioni che mi toccava di studiare a parte. E se non fossero stati i princìpi di latino in rima, avrei fatto una gran brutta figura; ma quelli amavo ricantarmeli spesso da me]. Parte II, libro VI: «So hatte ich denn das Lateinische gelernt wie das Deutsche, das Französische, das Englische, nur aus dem Gebrauch, ohne Regel und ohne Begriff. [...] mir schien alles natürlich zuzugehen, ich behielt die Worte, ihre Bildungen und Umbildungen in Ohr und Sinn, und bediente mich der Sprache mit Leichtigkeit zum Schreiben und Schwätzer». [Così avevo imparato il latino come il tedesco, il francese, l’inglese solo per pratica, senza regole e senza metodo... a me pareva che tutto procedesse naturalmente, ritenevo nell’orecchio e nella mente le parole, la loro formazione e flessione e mi servivo con facilità della lingua per scrivere e per chiacchierare. (Trad. di E. Sola)].


Conferenze

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Grazie agli amici spagnoli che in questi anni li hanno gentilmente registrati e condivisi, sono disponibili su YouTube molti interventi in latino del professor Luigi Miraglia, presidente dell’accademia e della casa editrice, principalmente sul tema della didattica delle lingue classiche. Li abbiamo raccolti in ordine cronologico in questa coda di riproduzione.

I video sono tratti dai canali su YouTube degli utenti: anavnd, Baeticus2, lancra, llamameyago, philoglot.


Il metodo diretto applicato alle lingue moderne

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A scopo d’ulteriore esemplificazione del metodo diretto e del metodo natura (che del metodo diretto è l’evoluzione, coll’importantissima aggiunta del principio di presentazione frequenziale del lessico), si propongono qui alcuni corsi di lingue moderne*. Svettano, tra tutti, quelli pubblicati sotto la direzione di Arthur M. Jensen dall’Istituto per il metodo natura di Copenaghen. Fu proprio grazie alla feconda collaborazione con quest’istituto che Hans Ørberg poté pubblicare, nel 1954, Lingua Latīna secundum nātūrae ratiōnem explicāta, la prima edizione di Lingua Latīna per sē illūstrāta.


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Francese

Inglese

  • Jensen, A. M. e altri: English by the Nature Method, The Nature Method Institute, Copenhagen [1939?]. [Comprensivo di Selected short stories. L’archivio va scompattato con un programma come 7-zip].
  • Richards, I. A. – Gibson, C. M.: English through pictures. Books 1–3, Pippin Publishing, Don Mills ON (CA) 20052. [I volumi sono acquistabili anche congiuntamente, presso l’editore. L’edizione italiana (in due volumi), L’inglese per immagini, Garzanti, Milano 1974 e A. Vallardi, Milano 1990, non è più in commercio].

Italiano

Spagnolo

Tedesco


*Chi volesse aver prova di come il metodo diretto si presti a essere applicato con rigore e coerenza anche a una lingua artificiale, come l’esperanto, potrebbe sfogliare i seguenti testi:



Fraseologia

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Per evitare un uso improbabile del latino, è necessario rifarsi alla fraseologia degli autori, che ci consenta d’utilizzar non solo singoli verba, ma juncturae che siano testimoniate nei classici. Quella del Meissner, che ha visto innumerevoli traduzioni in lingue diverse, rimane forse la migliore, specialmente nell’accorto miglioramento dell’edizione francese curata da Charles Pascal, che la corredò delle fonti da cui ogni locuzione è stata tratta. Il Dizionario metodico del Bonino si rifà perlopiù al Meissner, ma v’aggiunge un lessico ordinato per materie, ed è corredato d’esercizi, che però son solo di traduzione.

Il vocabolario del Luciano può essere assai utile per ricercare un’espressione adatta al pensiero: è un vero peccato che la revisione del Traìna non sia andata oltre le prime lettere. Naturalmente buona fraseologia, perlopiù ciceroniana, può trovarsi pure nell’editio major del Badellino.

Anche le frasi in appendice al Nizzoli, raccolte dal Doleto, possono risultare utili, così come altre fraseologie umanistiche o post-umanistiche (notevolissimo è il lessico del Wagner, che prima di tutto è un copiosissimo repertorio di fraseologia), che possono esser ritrovate in rete.


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Latino

Greco


Sinonimi

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È utile che l’insegnante abbia a sua disposizione un repertorio di sinonimi, all’interno del quale possa sceglier le parole più adatte per spiegare un testo. Si tenga presente che i vocaboli nuovi vanno illustrati mediante il lessico già incontrato dagli alunni (per saper con certezza quali parole sono già apparse, si possono utilizzare gl’indici annessi al corso). Per questo scopo sono certamente importanti le opere sulla sinonimia latina; ma più utili sono il lessico del Wagner (che prima di tutto è un copiosissimo repertorio di fraseologia!), i Gradus ad Parnassum e il vocabolario del Perugini, dove, pur senza specificar le diverse connotazioni di significato, sono elencate e ritrovabili facilmente tutte le voci che hanno senso pressoché uguale.

Si segnala anche il Lexicon atriale del Comenio: esso infatti presenta utili variazioni e verba idem significantia, che, con un po’ di giudizio e selezione accurata, possono, specie negli stadi più avanzati, essere adoperate dall’insegnante per preparar le sue lezioni.

Il Thesaurus Ciceronianus dello Schore contiene spesso, oltre ai sinonimi, i contrari.


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Latino

Greco


Stile

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Non senz’utilità possono essere opere che trattino dello stile latino, anche se la miglior palestra di stile è la lettura continua, assidua, profonda degli scrittori antichi e umanisti. Tra tutt’i manuali di questo genere si segnalano l’opera del Paoli, finissimo conoscitore del latino, e il volume dello Springhetti, scritto in latino, e perciò singolare nel panorama delle stilistiche del XX secolo.

Per un’idea sulle opposte posizioni riguardo al ciceronianesimo, è consigliabile leggere le due opere qui segnalate d’Erasmo e del Doleto: la prima in particolare, colla vivacità che l’autore dà al dialogo, è assai piacevole e interessante.

Fra le varie opere umanistiche de copia verborum et rerum (per esempio quella del Micraëlius o del Willichius), segnaliamo il classico volume d’Erasmo, ch’è senz’altro il migliore.

Non disprezzabile è la Syntaxis ornata in appendice al lessico del Wagner.


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Latino

Greco

  • Carrière, J.: Stylistique grecque pratique. La phrase de la prose classique, Klincksieck, Paris 1960.

Composizione e versione nelle lingue classiche

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Latino

Greco


I vincitori del «Certamen Ciceronianum» usano il metodo natura

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I primi due italiani premiati del Certamen Ciceronianum, Irene Regini di Milano e Paolo Pezzuolo di Valdagno (VI), e lo spagnolo Rodrigo Conesa Campos, a cui è andata una menzione d’onore, hanno imparato il latino col metodo natura.

Questo dimostra ancora una volta come tale metodo, da noi pubblicato, sviluppi capacità e competenze che consentono anche di tradurre con facilità e precisione dalle lingue classiche in italiano.

Le suddette vittorie seguono alle tante che i giovani preparati col metodo natura conquistano oramai nei certamina latini e greci di tutt’Italia. Riportiamo qui, a solo titolo esemplificativo, i nomi d’alcuni degli studenti risultati vincitori quest’anno:

  • Marta Bianchi: 1º posto all’Agone Placidiano (traduzione e commento d’un passo di Plutarco). Segnalazione di merito alle Olimpiadi nazionali delle lingue e civiltà classiche (traduzione dal greco).
  • Ennio D’Amico: 1º posto al Certamen Hippocraticum (traduzione e commento d’un passo d’Ippocrate). 3º posto alle Olimpiadi nazionali delle lingue e civiltà classiche (sezione civiltà classiche).
  • Giacomo Genzini: 1º posto al Certamen Senecanum (traduzione d’un passo di Seneca e saggio breve).
  • Edoardo Ghio: 2º posto all’Agon polymatheias (traduzione e commento d’un passo d’Omero). Segnalazione di merito alle Olimpiadi nazionali delle lingue e civiltà classiche (traduzione dal latino).
  • Paolo Pezzuolo: 1º posto al Certamen Florentinum (traduzione in latino e commento in italiano d’un passo di Tucidide). 2º posto al Certamen «Talenti per il futuro». 3º posto al Certamen Ciceronianum (traduzione e commento d’un passo di Cicerone).
  • Irene Regini: 2º posto al Certamen Ciceronianum (traduzione e commento d’un passo di Cicerone). 2º posto al Certamen della Tuscia (traduzione e commento d’un passo d’Isocrate). 3º posto al Certamen Senecanum (traduzione e commento d’un passo di Seneca).
  • Francesco Tonini: 7º posto al Certamen Varronianum (traduzione e commento d’un passo di Seneca).
  • Donato Marazzi2º posto al Certamen Europa Latina.

La lista rimane aperta alle segnalazioni degl’insegnanti delle vittorie di propri studenti che abbiano imparato le lingue classiche col metodo natura.


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